Di lui, più che delle esigue opere scritte, resta l’opera immortale della vita che visse, i semi luminosi che lasciò e che, a cento anni dalla sua morte, ancora raccontano, chiarissimi, di un ragazzo straordinario capace incarnare l’idea folle, e semplice, dell’essere al mondo per il mondo, per il bene collettivo, per gli altri, per i più deboli, per i più piccoli.
Alessandro Chiappanuvoli racconta Umberto Postiglione anticipando il trekking letterario sull'ultimo cammino che si terrà il 1 maggio in Abruzzo.
Il mio sguardo, quello di mio fratello Roberto e di mia sorella Sonia s’incrociano. Tremiamo di paura. Non abbiamo la forza di reagire, alcun appoggio, qualcuno che ci possa aiutare. Nulla.
Immaginate una casa degli orrori. Su una collina isolata, con un portone di legno pesante. La aprite e questa scricchiola. Un gran presagio di cosa vi aspetta all’interno. Ecco cosa sono io. Un giardino radioso con al centro la casa degli orrori.
Dopo ogni confronto, calava per un po’ il silenzio. Assorti, ci davamo a delle lunghe e pensose boccate di fumo. Passata la guerra, c’era da cavarsela: chi di noi - per esempio - ce l’avrebbe fatta? Io per me vedevo solo fuoco.
Quella era chiaramente un’azione a gioco fermo, ma a nessuno sarebbe dispiaciuto realizzare una marcatura anche in un’occasione del genere.
C'è stato un breve momento nella storia della narrazione in cui sembrava che le serie televisive avrebbero superato il cinema, i libri e il teatro come centro della capacità di raccontare. Dieci anni fa pareva proprio di aver raggiunto l'epifania della serialità per immagini, e uno dei motivi di questa percezione fu la prima stagione di True Detective, per i suoi picchi narrativi, autoriali e di indagine dell'animo umano.
Era una serata come tante altre serate invernali, pizza a domicilio, un film in streaming, cazzeggio fra amici. E poi sarebbe venuta anche Stefania. A Dario piaceva molto, e per questo si sentiva in imbarazzo, a parlare con lei. Però quando Stefania non usciva col resto della compagnia lui aveva come una sensazione di vuoto, e quindi preferiva sentirsi in imbarazzo.
Cuori di tenebra è una rubrica che vuole raccontare i villain più famosi e importanti della storia della letteratura. Iago, antagonista di Otello nell'omonima tragedia di Shakespeare, sembra possedere tutte le caratteristiche negative per essere considerato fra le massime espressioni della categoria.
L'amore esiste il tempo del racconto che facciamo su noi stessi. Il tempo delle relazioni è un tempo finito, che duri una vita o solo pochi attimi; come gli esseri umani, come le storie che inventiamo per esistere. Gli Inizi esiziali sono stati catalogati negli anni, mi sono stati confidati o li ho visti esistere in prima persona. “Chi dorme non piglia pesci”, dice il detto.
Cosa è FLEP? Un festival, un evento, una fiera, un baccanale? O forse tutte queste cose insieme?
Nel 2012 TN organizza il suo primo festival.
Parlo sempre con mio padre e lui mi risponde, ci facciamo delle gran chiacchierate su come gira il mondo, su quanto la gente si crei dei mastodontici problemi riguardo questioni irrilevanti e si lasci sopraffare da cose piccolissime. Rido e scherzo tanto con mio padre, che per inciso è morto da dieci anni.